Il nostro pane
Il Pane dell’Azienda Agricola Biologica Floriddia è prodotto con farine di tipo 1 ricche di germe di grano e ottenute con la molitura a pietra di soli grani antichi riprodotti e coltivati in azienda, lievitazione naturale e cottura in forno a legna.
Il Pane Floriddia si conserva per 4-7 giorni in sacchetto chiuso di carta o di stoffa.
Per le sue caratteristiche è più buono e salutare riposato che fresco. È un prodotto altamente digeribile tant’è vero che in moltissimi casi ha ridato il piacere di mangiare pane a soggetti intolleranti al glutine.
Nutre in modo sano: numerose sperimentazioni cliniche, oltre a testimonianze di nostri clienti abituali, comprovano che è un valido aiuto per abbassare colesterolo e glicemia.
L’Azienda Agricola Biologica Floriddia non usa prodotti chimici di sintesi in nessun ciclo produttivo: dalla coltivazione alla trasformazione del prodotto.
La pasta madre
La pasta madre è una coltura batterica, preparata mescolando acqua e farina
un preparato artigianale di acqua e farina, che permette la panificazione attraverso la fermentazione dei suoi ingredienti, la biodiversità dell’ambiente in cui si sviluppa e l’equilibrio naturale dei lieviti che contiene.
Come gestire la pasta madre
Consigliamo di rinfrescarla in particolare con la rimacinata di grani duri antichi per garantire al massimo la sua forza ed il suo profumo. Comunque anche se rinfrescata con un altro tipo di farina tipo 1 non viene pregiudicato il suo valore. Va conservata in forma solida (allo stesso stato in cui l’avete ricevuta) in frigorifero in un contenitore di vetro ben chiuso spolverata di farina. Può esservi lasciata anche 6 giorni ma è bene rinfrescarla ogni 3-4 giorni. Quando la prelevate dal frigo per usarla dovrete rinfrescarla tutta con acqua e farina mantenendo la consistenza morbida tipo pasta del pane. Non usate pesi, va bene fare tutto a occhio e con il tempo sarà una routine.
La potete anche ridurre in pastella densa se preferite usare la pasta madre versione semi-liquida. Mettetene subito un poco da parte e aggiungeteci farina e riponetela nel barattolo di vetro in frigo. A questo punto nel tempo di circa 4-5 ore (in inverno) e 1-2 ore (in estate) quando farà delle piccole bolle in superficie e sarà un po’ gonfiata sarà pronta per fare pane, pizza e quant’altro.
Basta una volta ogni 3-4 giorni, l’importante è rinfrescarla con una farina viva, fresca, che contenga sempre intatto il germe del cereale.
Con questa pasta madre basta la quantità di un 20% in qualsiasi ricetta di pane o prodotti da forno.
Aumentando la quantità di pasta madre non avrete una maggiore lievitazione. Al contrario, il risultato di un sapore acidulo sarà più evidente e non sarà molto piacevole al gusto.
Se ne butta una parte e con quella rimanente si aggiunge farina, poca acqua (due parti e una parte) e un pochino di miele o malto di orzo. Vedrete che dopo qualche ora non avrà più il sentore di acido ma profumerà. Se dovesse avere ancora un sentore di acido ripetete l’operazione.
Perché si conserva molto meglio, si evita il suo inacidirsi e mantiene il profumo.